Lo stadio “Aci e Galatea”, ubicato al civico 36 di via dello Stadio, ad Acireale (poco fuori dal centro cittadino, accanto la frazione di Aci Platani), sorge su un’area di 37000 mq, è di proprietà del Comune di Acireale ed è il quarantasettesimo stadio italiano per capienza, potendo contare su 14500 posti, nonché il quarto della Sicilia.
Questa la capienza in dettaglio:
• Tribuna superiore (coperta): 4080 posti
• Tribuna stampa (interna alla tribuna superiore): 20 posti
• Tribuna inferiore: 2000 posti
• Distinti sud: 2000 posti
• Curva Sud: 2000 posti
• Distinti nord: 500 posti
• Curva Nord: 1000 posti
• Settore ospiti: 2000 posti
A causa della mancanza dei tornelli, però, e di una serie di problematiche in alcuni settori (attualmente in via di risoluzione), l’omologazione odierna è pari a 4800 posti, secondo la seguente divisione:
La tribuna opposta a quella centrale non è mai stata realizzata: in luogo di questa sono stati eretti due edifici di forma trapezoidale al cui interno sono stati ricavati gli spogliatoi e diversi uffici.
La struttura dello stadio è a pianta ovale, con una pista di atletica a 8 corsie ristrutturata nel 2023 e resa all’avanguardia (fra le migliori sul territorio italiano) per ospitare la 43esima edizione dei “Campionati italiani individuali master outdoor”, nel giugno dello stesso anno. Il terreno di gioco, in erba, misura mt 105 X 78.
All’interno della tribuna coperta, realizzata con una struttura in metallo (che è possibile raggiungere, oltre che per mezzo delle scale, grazie all’ausilio di due ascensori), è prevista la realizzazione di aree da dedicare ad altre attività sportive e non solo.
LA STORIA
La struttura dello stadio “Aci e Galatea” venne edificata nei primi anni Settanta (con il nome “Tupparello”, dal termine locale “tuppa” legato alla zona in cui sorgeva) e fu inaugurata nella stagione 1974-75 (durante la quale l’Acireale militava in serie C), in occasione del derby con il Catania. Allora il campo era in terra battuta ed era presente una tribuna nella zona dove oggi sorge un’area a parcheggio. Successivamente, però, per via di alcune mancate autorizzazioni lo stadio non fu più utilizzato per pubblici spettacoli (nella stagione 1983-84 venne concesso il terreno di gioco per gli allenamenti del Catania, militante in serie A).
Dopo una serie di interventi tali da renderlo idoneo ad ospitare eventi pubblici, venne inaugurato il 22 agosto del 1993, in occasione della sfida interna di Coppa Italia contro l’Ascoli. All’epoca poteva accogliere 8000 spettatori, divisi fra la tribuna centrale e le due curve (con parte della Nord adibita al settore ospiti). In luogo della tribuna opposta alla centrale venne realizzata una piccola tribuna stampa, antistante il tunnel per l’ingresso in campo dei calciatori, tunnel posto al centro di due edifici adibiti a spogliatoi e altri uffici.
Nella seconda metà degli anni Novanta venne realizzata la parte superiore della tribuna, non in muratura come il resto della struttura, ma in metallo. In seno alla stessa venne realizzata anche la tribuna stampa (la cui struttura non è più presente nell’area posta di fronte la tribuna centrale).
Nel 2008 è stato realizzato l’impianto di illuminazione artificiale, inaugurato però diversi anni dopo, il 19 gennaio 2013, in occasione della gara contro il Ragusa valevole per il campionato di serie D.
Nel 2014 la curva Sud è stata intitolata al giovane tifoso Jacopo Polimeni, scomparso il 12 maggio dello stesso anno, mentre la Nord è intitolata a Simone Mangano, tifoso scomparso il 3 ottobre del 2018.
Nel 2019, infine, la struttura ha assunto il nome di “Aci e Galatea”, in memoria del mito di epoca greca presente nelle “Metamorfosi” di Ovidio e legato a doppio filo alla città di Acireale.
INFORMAZIONI
DI SERVIZIO
È possibile raggiungere lo stadio “Aci e Galatea” provenendo dall’autostrada A14, imboccando l’uscita “Acireale” e, di seguito, il viale Cristoforo Colombo, seguendo da lì le indicazioni per “Acireale Nord” e “Stadio”. In alternativa, è possibile raggiungerlo anche dalla Strada Statale 114, seguendo le indicazioni per la frazione di Aci Platani dopo aver superato Aci Trezza.